Jimmy Kimmel, le scuse e il ritorno nel suo show dopo la sospensione per il caso Kirk: “Trump ha provato a cancellarmi”

Pianti, standing ovation e la consueta dose di ironia. È questo che ha caratterizzato il ritorno in tv di Jimmy Kimmel, presentatore del “Jimmy Kimmel Live!” in onda sull’emittente statunitense Abc. Programma storico, che Kimmel conduce ormai dal 2003, che Disney (proprietaria dell’emittente) aveva sospeso mercoledì scorso.
La sospensione di KimmelUfficialmente a causa di una frase pronunciata dal conduttore sull’uccisione dell’attivista di estrema destra Charlie Kirk: nel consueto monologo introduttivo della puntata, lunedì scorso Kimmel aveva parlato dell’omicidio di Kirk accusando la destra vicina al presidente Donald Trump, il movimento MAGA che lui aveva definito “gang”, stava sfruttando politicamente la morte dell’influencer di estrema destra. Inoltre aveva avanzato l’ipotesi che Tyler Robinson, principale sospettato per l’uccisione di Kirk e attualmente detenuto, avesse idee vicine a quelle di Trump: un punto che però era falso, come era stato scoperto nei giorni successivi a quelle dichiarazioni tv.
In realtà sia Trump che Brendan Carr, il presidente della Federal Communications Commission (Fcc), l’agenzia governativa degli Stati Uniti che si occupa di telecomunicazioni, aveva minacciato sanzioni contro la rete se non avessero cancellato il talk show, in particolare la cancellazione della licenza ad Abc per le trasmissioni. Da qui la mossa di sospendere il programma di Kimmel.
Il ritorno in onda del ‘Jimmy Kimmel Live!’Quindi la scelta, comunicata lunedì da Disney, di revocare la sospensione e consentire così a Kimmel di tornare in onda.
“Come stavo dicendo prima di essere interrotto…”, così Jimmy Kimmel ha esordito ieri sera, visibilmente commosso e con gli occhi lucidi. Il presentatore si è detto “felice di essere qui”, sottolineando come il suo show “non è importante, ma è importante che viviamo in un Paese che ci permette di avere uno show come questo”. Da qui le accuse a Brendan Carr, col suo tentativo di costringere Abc e le stazioni tv a non trasmettere il programma (le reti locali affiliate ad Abc e legate alle aziende Sinclair e Nexstar, che coprono il 20% del Paese, non hanno mandato in onda il programma) definito “illegale e anti-americano”.
Jimmy Kimmel’s full monologue tonight pic.twitter.com/sZI6uouUAd
— Marlow Stern (@MarlowNYC) September 24, 2025
Kimmel ha ringraziato chi nel Partito Repubblicano, con coraggio, si è espresso in dissenso con la linea Trump difendendo il diritto di Kimmel ad andare in onda: è stato il caso di Ben Shapiro, Mitch McConnell e Ted Cruz, con quest’ultimo che ha paragonato Carr ad un mafioso. “Ci vuole coraggio per parlare contro questa amministrazione. L’hanno fatto e meritano riconoscimento”, ha detto dallo studio nel teatro sull’Hollywood Boulevard che porta il suo nome.
Ma Kimmel è tornato anche sulla vicenda Kirk, che gli è costata la sospensione. Il presentatore ha sottolineato che non intendeva “prendersi gioco dell’omicidio di un giovane”, ricordando anche come il giorno della morte dell’attivista di estrema desta avesse scritto un post su Instagram in cui condannava la violenza. “Non era mia intenzione dare la colpa ad alcun gruppo, è l’opposto. Capisco che qualcuno possa aver ritenuto che non era il momento opportuno oppure che sono stato poco chiaro o entrambe le cose, e per coloro che pensano che io abbia puntato il dito, capisco perché siete arrabbiati”, le parole di Kimmel. E ha poi chiarito: “Non credo che l’assassino di Kirk rappresentasse nessuno. Era una persona malata che pensava che la violenza fosse la soluzione, e non lo è mai“.
Il presentatore, in lacrime, ha poi raccontato di essersi commosso dopo aver ascoltato le parole di Erika Kirk, vedova di Charlie, ai suoi funerali: lì infatti la donna aveva perdonato il giovane che aveva sparato e ucciso suo marito. Kirk lo ha definito “un esempio che dovremmo seguire”.
Kimmel ha quindi ringraziato Abc che “non dovevano” ma hanno scelto di rimandare il suo show in onda, anche se questo “li mette ingiustamente a rischio perché il presidente non può tollerare una battuta”. La conclusione èovviamente dedicata a Trump: “Ha provato in tutti i modi a cancellarmi. Invece ha costretto milioni di persone a guardare il mio programma. Ora forse vi tocca pubblicare i file su Epstein per distrarre il pubblico!”.
La reazione e le minacce di TrumpChi certamente non ha apprezzato il ritorno in tv di Jimmy Kimmel è il presidente Trump, che ha nuovamente minacciato rappresaglie contro Abc e Disney. “Non riesco a credere che Abc Fake News abbia ridato il lavoro a Jimmy Kimmel. La Abc aveva comunicato alla Casa Bianca che il suo show era stato cancellato”, ha scritto sul social Truth il presidente.
“Penso che metteremo alla prova la Abc su questo. Vediamo come andrà”, la minaccia esplicita di Trump. “L’ultima volta che li ho perseguiti, mi hanno dato 16 milioni di dollari. Questa volta sembra ancora più redditizio. Un vero branco di perdenti! Lasciamo che Jimmy Kimmel marcisca con i suoi pessimi ascolti”, ha concluso il presidente.
l'Unità